Lo Schipperke

Tu sei la mia forza del Nakuru (IT)

Gruppo: 1° Cani da Pastore

  • Luogo di origine: Belgio

  • Personalità: allerta, curioso, sicuro, fedele e affettuoso, ma con un’indole molto forte

  • Livello di energia: inesauribile, un piccolo cane super energetico, amante delle passeggiate e delle attività all’aperto

  • Guardia: eccellente

  • Adattabilità: riesce a vivere in qualsiasi ambiente

  • Cura del mantello: facile

  • Vita media: 13-15 anni

  • Dimensioni: peso tra i 3kg e i 9kg (ricercato tra i 4 kg e i 7kg)

  • Salute: Lo Schipperke è un cane forte e robusto. Come tutte le razze è geneticamente predisposto alle manifestazioni di alcune patologie per i quali possono essere effettuati dei test: LA prcd-PRA (atrofia progressiva della retina)  L’MPSIIB, detta anche sindrome di Sanfilippo, (una rara malattia genetica dovuta ad un accumulo di mucopolisaccaridi, caratterizzata da un grave e rapido deterioramento mentale). In alcune linee di sangue è ancora alquanto diffusa la predisposizione all’Epilessia. Altri test consigliati sulla razza: MDR1, Test del Pelo Lungo, Test per la Coda Corta. Per i cani da sport è opportuno verificare l’assenza di displasia all’anca e/o al ginocchio, comunque poco diffusa nella razza.

Storia

Lo Schipperke è il più piccolo dei rappresentanti del raggruppamento dei pastori, il cui forte temperamento lo rende perfetto per la guardia, nonostante le piccole dimensione. La razza nasce in Belgio nel XVII sec e all’epoca veniva considerato il cane favorito della gente del popolo e dei ciabattini di Bruxelles, ma la vera popolarità arrivò a fine ‘800 grazie alla Regina Marie Henriette del Belgio. Il primo Standard di razza fu redatto nel 1888, dal club responsabile della razza, fondato nello stesso anno. L’aspetto lupoide gli conferisce le sembianze di un cane da pastore formato “ridotto” nonostante non venga generalmente utilizzato per la conduzione o la guardia dei greggi. Anticamente venivano invece valorizzate le sue doti di abile cacciatore per la caccia al topo e altri nocivi, utilizzandolo sui battelli che percorrevano, con il loro carico di merci, fiumi e canali delle Fiandre. Era un cacciatore temibile, furbo e velocissimo, determinato a difendere le proprietà dell’uomo.

Ad un primo colpo d’occhio lo Schipperke è sicuramente una razza che non passa inosservata: una struttura compatta e un mantello più lungo e folto sulla parte del collo e del posteriore, vanno a formare una criniera e una culottes che gli conferiscono una silhouette unica, più marcata nel maschio (sottolineandone la mascolinità) e meno evidente nella femmina.

La sua più grande attitudine è legata alla guardia, viene infatti considerato un perfetto “avvisatore”. E’ una razza estremamente agile, infaticabile, intelligente e curiosa, interessata a tutto ciò che gli succedere attorno, il che lo rende un cane estremamente determinato a portare a termine i compiti a lui assegnati. Riservato con gli estranei, ma estremamente dolce e protettivo con tutti i membri della famiglia. La sua espressione attenta e maliziosa, sottolineata dalle piccole orecchie a punta sempre ben erette, tradisce un pizzico di impudenza che rende lo sguardo estremamente forte e orgoglioso, ma se si osserva attentamente si riuscirà a scorgere, dagli scuri occhi leggermente a mandorla, una penetrante dolcezza. Il corpo largo e corto lo rende visivamente estremamente compatto, con una struttura idealmente iscrivibile in un quadrato, ma non per questo massiccio o pesante (il peso può variare dai 3kg ai 9kg, ricercato tra i 4kg e i 7kg). Il folto pelo intorno al collo lo fanno sembrare più alto sulle spalle, conferendo alla top-line un’immaginaria pendenza verso la groppa.

Per quanto riguarda la coda delle Schipperke è necessario un approfondimento particolare. Fino a pochi anni fa venivano infatti tagliate. La leggenda narra che durante le primissime esposizioni organizzate dai ciabattini belgi (dove però non era tanto il cane ad essere giudicato, quanto il suo collare) un espositore poco sportivo, dopo la sconfitta, abbia tranciato per rabbia la coda del cane vincitore, ma da quel momento il cane “mozzato” cominciò ad attirare più attenzione degli altri, facendo si che si iniziasse a selezionare le linee anure e ad amputare le code dove presenti. Leggende a parte, la coda naturale dello Schipperke è portata solitamente arrotolata su dorso e se allungata arriva al garretto.

Nei paesi della FCI l’unico colore ammesso del mantello è il Nero, ma esistono anche altre colorazioni, tra cui il crema (molto diffuso in Inghilterra, Australia e Stati Uniti) e marrone, ma esistono anche altre colorazioni decisamente particolari.

Scritto da Annagiulia Romagnoli (IT) in collaborazione con Silvia Casarotti (IT)